05 Mar 2018Educatore SICS

Cani in ufficio? Il posto di lavoro ideale

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Cani in ufficio? Il posto di lavoro ideale

Vorresti portare il tuo cane in ufficio con te? Scopri come iniziare.

Ogni mattina uscendo di casa per andare a lavoro lasciamo due grandi occhi che ci guardano affranti e il cui unico desiderio è quello di vederci tornare il più presto possibile. Non è affatto facile chiudere la porta di casa sapendo che lasceremo il nostro cane da solo per diverse ore, mentre saremo in ufficio.

I sentimenti con cui ci avviamo verso l’ufficio sono tristezza, malinconia e dispiacere e forse non sono i sentimenti migliori per affrontare una giornata lavorativa.

E se potessimo portare il nostro amico a 4 zampe in ufficio con noi?
Beh, allora cambierebbe tutto.

E’ una pratica che negli Stati Uniti avviene già da diversi anni e anche in Italia sono già molte le aziende che si stanno avvicinando a questa politica pet-friendly.
Il motivo è molto semplice, portare con sè il proprio cane migliora l’umore, diminuisce lo stress e soprattutto aumenta la produttività.
Infatti sono state condotte delle ricerche su diverse aziende e dagli studi effettuati è emerso che i vantaggi sono molteplici, non solo per il dipendente, ma anche proprio per l’azienda.

Inoltre, secondo una statistica europea da non sottovalutare, in Italia il 76% dei dipendenti se potesse porterebbe con sè in ufficio il proprio cane, prediligendo questo benefit prima di molti altri come ad esempio i buoni pasto o l’auto aziendale.
L’ambiente è più disteso, migliorano i rapporti interpersonali tra i colleghi, aumenta la concentrazione e di conseguenza la produttività.

Come portare il cane in ufficio

Ovviamente non è possibile portare il proprio cane in ufficio senza che prima ci sia un accordo con l’azienda e soprattutto venga redatto un codice di condotta che possa regolamentarne la gestione interna. Ogni azienda può creare le proprie regole, che possono variare in base alla tipologia di attività che si svolge in azienda, alla conformazione degli uffici e ad altri fattori che in qualche modo possono influire sulla convivenza tra persone ed animali nelle aree comuni.

Certamente, qualora si decidesse di introdurre questa politica pet-friendy ci sono degli accorgimenti basilari di cui bisogna tenere conto, sia da parte dell’azienda che del dipendente “a sei zampe”.

Cosa deve fare l’azienda pet-friendly

L’azienda che decide di avvicinarsi a questa politica pet-friendly deve prima di ogni cosa coinvolgere i propri collaboratori, anche attraverso dei questionari o dei sondaggi per capire la fattibilità del progetto.

Se è vero che il proprietario di un cane aderirebbe senza battere ciglio è altrettanto vero che persone meno vicine al mondo degli animali o magari persone allergiche potrebbero essere scettiche su un progetto di questo tipo.

Quindi se si vuole creare un ambiente di lavoro sano e disteso bisogna avere per prima cosa l’appoggio di tutti ed impegnarsi a trovare delle soluzioni ai problemi che potrebbero giungere dalle persone meno favorevoli.

Una buona idea potrebbe essere quella di organizzare una giornata “porte aperte”, in cui i dipendenti interessati potrebbero portare con sè i propri amici a quattro zampe e verificare il feedback sia del cane, ma soprattutto degli altri dipendenti.

Un primo momento di socializzazione per far conoscere il cane ai propri colleghi e contestualmente capire se il nostro amico potrebbe essere a suo agio nell’ambiente di lavoro.

Se c’è l’appoggio di tutti i collaboratori e la giornata “porte aperte” ha un feedback positivo allora è il momento di redigere il codice di condotta, organizzare gli ambienti in modo da poter accogliere gli animali e dare il via a questo bellissimo progetto.

Cosa deve fare il dipendente

L’azienda metterà a disposizione le aree, concederà i permessi necessari per portare con sè il proprio cane, ma i veri responsabili della buona riuscita del progetto sono proprio i dipendenti con il proprio amico a 4 zampe.

Il nostro cane, durante tutta la sua vita dipende da noi, per mangiare, per uscire, per curarsi, siamo al 100% responsabili della sua vita e anche in questo caso sta a noi decidere e capire se è effettivamente pronto per un’esperienza come questa.

Dobbiamo accoglierlo in un ambiente idoneo, fare in modo che abbia tutto ciò di cui ha bisogno durante l’arco di tempo che sarà in ufficio con noi, proteggerlo da eventuali condizioni ambientali che potrebbero metterlo in pericolo e gestire al meglio i momenti di socializzazione con gli altri cani presenti in ufficio.

Infine, ma non meno importante, in base al carattere e alle attitudini del nostro cane starà solo a noi, che lo conosciamo meglio di chiunque altro, capire se portarlo a lavoro sarà davvero un beneficio, o al contrario fonte di ulteriore stress anche solo per uno dei due, in questo caso forse la scelta migliore sarebbe quella di non forzare la mano.

Infatti se siamo consapevoli che il nostro cane ha dei problemi di socializzazione con gli altri animali o magari non si trova a proprio agio in ambienti particolari, la scelta di portarlo in ufficio potrebbe non essere quella migliore.

Ma questo non deve rappresentare un problema, al contrario potrebbe essere vista addirittura come un’occasione per avvicinarsi con il proprio amico ad un’attività finalizzata a risolvere proprio questi piccoli problemi comportamentali e di relazione avanzata che migliorerebbero la vita sia del cane che del suo amico umano.

Noi della Scuola Italiana Cani Salvataggio da sempre sosteniamo che “un cane ben educato è sicuramente un cane fortunato” e questo proprio perchè potrà vivere tutta la vita accanto al suo compagno umano, in qualsiasi situazione e circostanza e la possibilità di poter andare a lavoro con il proprio padrone è proprio una di queste.





Il 76% degli italiani porterebbe il cane in ufficio e preferirebbe poter usufruire di questo benefit più di altri come ad esempio i buoni pasto o l'auto aziendale. In più è stato confermato che questo aumenterebbe la produttività e diminuirebbe lo stress, allora, cosa aspettiamo?
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Educatore SICS

La SICS Scuola Italiana Cani Salvataggio, è la più grande organizzazione mondiale, dedita alla preparazione dei cani da salvataggio nautico e dei loro conduttori, è una associazione di volontariato di Protezione Civile senza scopo di lucro.