13 Apr 2018Educatore SICS

Antiparassitario per il cane, pulci, zecche e zanzare

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Antiparassitario per il cane, pulci, zecche e zanzare

Vuoi sapere come prevenire le principali problematiche legate a pulci, zecche e zanzare?

I primi caldi stanno arrivando e con loro tutta una serie di problematiche che ogni anno ci mettono di fronte alla scelta di quale antiparassitario utilizzare e di come affrontare eventuali emergenze di fronte alla puntura di una zecca o una reazione allergica.
Premesso che non siamo veterinari e che questo articolo non è finalizzato a promuovere alcun tipo di prodotto specifico, quello che ci piacerebbe fare è semplicemente approfondire meglio l’argomento dei parassiti e vederli più da vicino in modo da avere tutti gli strumenti per poterli affrontare.
Una ulteriore doverosa premessa prima di iniziare è quella che per qualsiasi approfondimento o dubbio in merito a questi parassiti ed al trattamento da seguire qualora il vostro cane dovesse avere a che fare con loro è ovviamente d’obbligo contattare il vostro veterinario che potrà professionalmente sciogliere ogni vostro dubbio.

Le pulci


Le pulci nel cane sono davvero un’esperienza sgradevole, ancora di più nei cani allergici, dove basta anche solo un morso per innescare una catena che parte dal grattarsi, fino ad arrivare a procurarsi lesioni cutanee profonde con perdita di pelo nelle zone circostanti.
Questa brutta forma allergica prende il nome di D.A.P. (Dermatite allergica da pulci) ed è una vera e propria allergia alla saliva delle pulci.
E’ sufficiente venire in contatto anche con piccole quantità di saliva per creare quelli che tecnicamente vengono definiti “hotspot”, ossia zone concentrate con arrossamento cutaneo che provocano nel nostro amico a quattro zampe forte prurito che lo spinge a grattarsi in modo compulsivo.

Il ciclo vitale della pulce

Il ciclo vitale delle pulci si compone di tre fasi:

  • Fase 1: da uovo a larva;
  • Fase 2: da larva a pupa (bozzolo);
  • Fase 3: da pupa a pulce

La terza fase dura in realtà solo poche settimane, in base al nutrimento che riesce a trovare nel proprio ospite, mentre la seconda fase, quella del bozzolo, può durare invece anche più di un anno, in base alle condizioni climatiche.
E’ proprio per questo motivo che non c’è un periodo dell’anno più o meno favorevole per la comparsa delle pulci, ma al contrario bisogna fare attenzione sempre.
Un ulteriore problema delle pulci sta nella loro trasmissione, che infatti può avvenire nei modi più disparati, ma soprattutto nel fatto che oltre al vostro cane, può infestare anche l’ambiente domestico (tappeti, letti, divani, etc), per cui il nostro consiglio nella scelta dell’antiparassitario, è quello di selezionarne uno che sia efficace non solo sulle pulci adulte, ma soprattutto sulle uova e sulle larve, che tra l’altro rappresentano il 90% della contaminazione.
Ovviamente, soprattutto nei casi in cui fosse stata realmente accertata la presenza di pulci sul nostro cane, il consiglio è quello di trattare con prodotti specifici, non solo il nostro amico a quattro zampe, ma anche l’ambiente domestico, con particolare attenzione appunto a divani, letti e tappeti.

Come accorgersi se il nostro cane ha le pulci?

Ci sono alcuni segnali che ci devono far suonare il campanello di allarme e verificare immediatamente se il nostro cane può essere stato colpito dalle pulci.

  • Il cane tende a grattarsi ininterrottamente;
  • Nel caso di soggetti allergici (D.A.P.) si noteranno i cosiddetti “hotspot”, ossia le zone di arrossamento della cute in cui si concentra il prurito del cane;
  • Presenza di piccoli insetti piatti di colore marrone scuro che si intravedono attraverso il pelo del nostro cane.
  • Presenza di piccoli granuli neri sul pelo del cane, che altro non sono che le feci delle pulci.

Le zecche

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Le zecche sono parassiti tanto piccoli quanto pericolosi ed è fondamentale tenere sempre gli occhi aperti, in quanto possono avere conseguenze anche molto gravi, non solo per il nostro cane, ma anche per noi umani.
Sono quindi fondamentali il controllo costante e la prevenzione.
Le dimensioni della zecca possono variare in base al sesso, nonchè alla quantità di nutrimento che già è riuscita a prelevare dal proprio ospite ed è facilmente riconoscibile per la presenza di otto piccole zampe.
La zecca vive nell’erba e predilige le zone umide, nelle quali attende un ospite a sangue caldo al quale “aggrapparsi” e dal quale nutrirsi.
I periodi di maggiore concentrazione e nei quali è necessario alzare il livello di attenzione con controlli periodici del nostro cane sono quello estivo e quello tardo primaverile.

Come rimuovere una zecca dal cane?

La parola d’ordine quando ci accorgiamo della presenza di una zecca sul nostro cane è “niente panico”.
La rimozione della zecca va effettuata con delicatezza in modo da evitare che si possa spezzare e che il rostro (la parte con cui la zecca si innesta nel tessuto) possa rimanere all’interno.
Quindi, come già anticipato evitiamo di agitarci e di far agitare di conseguenza il nostro cane, il che renderebbe solo più complicata l’estrazione.

Procuriamoci tutti il necessario per iniziare l’estrazione, un paio di guanti, una pinzetta apposita, oppure se non l’abbiamo possiamo utilizzare una classica pinzetta per sopracciglia e alla fine dell’alcool.
Ci sono diversi approcci rispetto all’uso dell’olio o dell’alcool per addormentarla prima di estrarla, il nostro metodo prevede di non utilizzarli per prevenire eventuali morsi che la zecca potrebbe dare proprio mentre si addormenta, trasmettendo con la saliva possibili malattie come l’Ehrlichiosi, la malattia di Lyme o la Piroplasmosi.
Detto questo iniziamo con la rimozione:

  • separiamo il pelo del cane per rendere meglio visibile e accessibile l’area in cui si trova la zecca;
  • con la pinzetta afferriamo la zecca nel punto più vicino alla cute del cane, che dovrebbe essere la zona del rostro e non per le zampe;
  • iniziamo ad estrarre con delicatezza effettuando contemporaneamente una breve torsione evitando di romperla;
  • mettiamo la zecca in un pezzo di carta e imbeviamolo con l’alcool o con l’antiparassitario per ucciderla definitivamente;
  • disinfettiamo la zona.

Qualora durante l’estrazione la zecca si dovesse spezzare lasciando il rostro all’interno, si potrebbe procedere alla sua rimozione con un ago sterile, ma in questo caso vi consigliamo di parlarne con il vostro veterinario, che potrebbe anche consigliarvi di non rimuoverlo e darvi dei consigli medici per attendere che il corpo estraneo venga rimosso naturalmente dall’organismo.

Le zanzare


Al contrario di pulci e zecche che seppur fastidiosi possono comunque essere debellati in modo sicuro e definitivo, lo stesso non si può dire per le zanzare, che invece colpiscono in modo silenzioso e quando ce ne rendiamo conto potrebbe essere già troppo tardi.
Proprio per questo motivo quando si parla di zanzare la cosa più importante è senza dubbio la prevenzione.
Le peggiori conseguenze a cui possono andare incontro i nostri cani dopo essere stati punti da zanzare infette sono 2 malattie:

  • Filariosi Cardiopolmonare: la zanzara infetta punge il nostro cane trasmettendo il parassita. Questo si sviluppa sotto forma di verme all’interno dei vasi sanguigni arrivando a raggiungere anche i 30 cm di lunghezza. Scorrendo nell’organismo può arrivare al cuore, ai polmoni, al fegato e ad altri organi vitali compromettendone le regolari funzioni.
    Questa malattia è molto pericolosa, ma esistono forme di profilassi, come ad esempio un’iniezione che si effettua una volta l’anno e che protegge il nostro cane da questo specifico parassita.
  • Leishmaniosi: la più conosciuta e la più temuta. Si tratta di un’infezione provocata dalla puntura del flebotomo (anche detto pappatacio), un insetto di piccole dimensioni, di colore tendente al giallo o al grigio, il corpo ricoperto di peli e molto simile ad una zanzara, che colpisce generalmente di sera nel periodo tra maggio e ottobre. Dal punto di vista geografico non possiamo dire che ci siano zone totalmente sicure, ma in genere il flebotomo è più presente in zone vicino al mare.
    I sintomi di questa malattia sono piuttosto gravi, ma non ci sentiamo di elencarli per evitare che si possano creare falsi allarmismi, infatti alcuni dei sintomi coincidono anche con quelli di patologie decisamente meno gravi e di conseguenza la giusta diagnosi spetta solo al vostro veterinario.
    Una prassi che però ci sentiamo di consigliarvi potrebbe essere quella di effettuare un esame del sangue verso il periodo di ottobre per scongiurare la presenza del virus dopo la fine del periodo estivo.
    Una cosa sicuramente importante, anche per evitare di emarginare il cane eventualmente colpito è il fatto che la leishmaniosi NON si trasmette tra cane e cane, nè tantomeno dal cane all’uomo.

Come difendersi dalla leishmaniosi?

Purtroppo ad oggi la nostra unica vera arma contro la leishmaniosi è la prevenzione. Sono infatti in commercio da anni anche dei vaccini, che purtroppo però non garantendo una copertura del 100% da questa malattia, rendono comunque necessarie tutte le azioni basilari per una corretta prevenzione.
Dato che il pappatacio colpisce soprattutto di notte, sarebbe meglio evitare che il vostro cane passi la notte in giardino e comunque bonificare l’area con degli insetticidi per diminuirne drasticamente la presenza.
Se il cane vive in casa, un buon rimedio per lui, ma anche per voi sarebbe l’installazione di zanzariere, che limitano notevolmente l’accesso di insetti in casa.
Per quanto riguarda collari e antiparassitari, come detto all’inizio dell’articolo ne consigliamo sicuramente l’utilizzo, ma lasciamo che sia il vostro veterinario a suggerirvi quelli più idonei.
Un’altro consiglio più pratico, quando ad esempio si sa di dover passare una serata all’aperto potrebbe essere quello di utilizzare anche uno spray alla citronella, se spruzziamo un pò sulle mani e poi le passiamo sul pelo del nostro cane, questo rappresenterà un ulteriore strato protettivo.
Speriamo di avervi dato qualche informazione in più per gestire ancora meglio la salute ed il benessere del vostro amico a quattro zampe.
Si ringrazia per la foto





I primi caldi stanno arrivando e con loro tutta una serie di problematiche che ogni anno ci mettono di fronte alla scelta di quale antiparassitario utilizzare e di come affrontare eventuali emergenze di fronte alla puntura di una zecca, di una zanzara o una reazione allergica da pulci.
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La SICS Scuola Italiana Cani Salvataggio, è la più grande organizzazione mondiale, dedita alla preparazione dei cani da salvataggio nautico e dei loro conduttori, è una associazione di volontariato di Protezione Civile senza scopo di lucro.